Agricoltura, Capelli: Ministro sblocchi progetto giovani
ROMA, 11 LUG -“Ci sono stati gravi ritardi nella predisposizione delle procedure informatiche necessarie alla presentazione delle domande per l’istruttoria previste dalle direttive per l’attuazione in particolare della sottomisura 6.1 e 4.1 del ‘Pacchetto giovani’ presenti nel Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Sardegna. Nonostante siano passati ormai 3 anni dall’avvio della programmazione del fondo i problemi restano e ancora non è in funzione lo “sportello informatico” del portale nazionale Sian per la presentazione delle domande”.
E’ quanto denuncia l’on. Roberto Capelli, deputato di Centro democratico che domani terrà sul tema il Question time alla Camera dei deputati col ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina.
“Al Ministro chiediamo cosa si intenda fare per risolvere una questione che si trascina da tempo e che danneggia in maniera evidente l’intero sistema produttivo agricolo nazionale e sardo in specie”.
“Gli applicativi per l’istruttoria non sono stati ancora resi disponibili da Agea sul portale Sian, tanto da ‘costringere’ Agea a ricorrere provvisoriamente a procedure manuali per le domande presentate da circa 6 mesi. Visto questo stato di cose l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Sardegna non è stato in grado di pubblicare e comunicare agli utenti l’elenco delle domande finanziabili a causa di questi problemi del portale Sian con moltissimi giovani che attendono di sapere se la propria domanda rientra tra quelle vincitrici e se quindi saranno ammesse al finanziamento”.
“Quanto poi ai numeri stiamo parlando per i soli due bandi in questione di oltre 3.000 domande per un totale di oltre 180 milioni di euro di richieste. Di tutte le domande dei bandi presentati per il PSR (2014-2020) il numero delle domande presentate in Sardegna sono 4.763 per un totale di richiesta di fondi pari a 431.846.442 euro. Di queste al momento sono state istruite solo 3 domande per un totale di 1.438 euro di importo finanziato. Cifre che parlano da sole della gravita del momento e dell’inefficienza del sistema, che comporta un gravissimo danno per l’agricoltura sarda che più di tutte è in difficoltà dopo le calamità naturali – dalla siccità agli incendi, dalle gelate alle alluvioni – che ne hanno minato nel profondo l’attività”, conclude Capelli.