CD Reggio Emilia: basta immobilismo sul Po, politica intervenga
REGGIO EMILIA, 9 nov – “Ogni anno, ciclicamente, il Po ripresenta gli stessi problemi e causa gli stessi danni, gli stessi disagi, quello che invece ciclicamente manca sono le soluzioni”.
Lo afferma in una nota Volmer Bonini coordinatore di Centro Democratico a Reggio Emilia.
“Ogni anno si passa, e chi vive nei comuni lungo le rive del fiume lo sa bene, dalle esondazioni delle stagioni intermedie alla siccità dell’estate.
Diverse sono le cause e molte hanno origini lontane nel tempo: le diversificazioni delle coltivazioni, il passaggio alla pioppicultura industriale che con i suoi interventi ha trasformato il corso del fiume, il passaggio da una vocazione agricola ad una industriale sono solo alcune delle tante”.
“Non aiuta – continua la nota – il fatto che a doversene occupare siano quattro regioni diverse Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Come è altrettanto chiaro che l’Aipo, l’agenzia interregionale che le rappresenta tutte, non abbia saputo negli anni mettere in campo le giuste soluzioni, o più probabilmente mettere d’accordo i vari rappresentanti delle quattro istituzioni. Il problema è complesso e di non facile soluzione e si ha l’impressione che per questo nessuno se ne voglia fare realmente carico.
Risale al lontano 2007 l’ultima tavola rotonda che ha riunito per discuterne politica, istituzioni, rappresentanze del mondo agricolo e associazioni ambientaliste. Ci si era lasciati, allora, con l’impegno di avviare un percorso condiviso che affrontasse in modo strutturale e organico la soluzione dei problemi e il rilancio di quello che deve essere considerato a tutti gli effetti un patrimonio ambientale ed economico. Basti pensare a cosa significherebbe in termini ambientali trasferire su acqua il trasporto delle merci in un’area tanto estesa.
L’annuncio di un percorso condiviso, che tante speranze e aspettative aveva acceso, però non è mai partito ed è rimasto fermo esattamente a 13 anni fa. Non sarebbe ora di riprenderlo?” Conclude Bonini.