CD Sassari, Useli e Casu: Carcere di Bancali, urgente intervenire

Ieri, in rappresentanza di Centro Democratico Sardegna, si sono recate presso il Carcere di Bancali a Sassari la Presidente della Commissione Giustizia del partito Avv. Sabina Useli e la coordinatrice cittadina di Alghero Avv. Angela Casu, accompagnate dal Garante dei Detenuti Dott. Antonello Unida e dalla Dott.ssa Ilenia Troffa, responsabile dell’area trattamentale, per rilevare le problematiche carcerarie attuali.
La “questione Bancali”, già di notevole risonanza, è stata aggravata dalla pandemia in atto, anche a discapito dei colloqui in presenza forzatamente sostituiti da quelli attuabili mediante videochiamata.
Non solo si è persa la vicinanza ed il rapporto con i familiari dei detenuti, ma l’utilizzo delle videochiamate si è dovuto estendere a tutte le attività con le comunità esterne, le comunità terapeutiche ecc.
Nonostante da più di un anno i ristretti svolgano i colloqui solo a distanza e senza avere più alcun contatto diretto, è encomiabile la prontezza e l’attenzione degli operatori che, nell’adeguarsi alla situazione pandemica, hanno garantito il contatto con il “mondo esterno”.
Meno si è potuto fare con le attività trattamentali, che sono state sospese fino ai mesi di Settembre -Ottobre, mentre la scuola e l’attività fisica sono ripartite.
La struttura si è organizzata per fronteggiare la Pandemia da Covid 19 in ogni maniera possibile e con sollecitudine, ma rimangono caldi i problemi legati alla carenza di personale, infatti vi è un unico responsabile dell’area trattamentale e mancano gli educatori, per il carcere di Bancali ne occorrerebbero almeno 6-7.
Rispetto ad altre realtà carcerarie, in cui la presenza del personale è ampiamente garantita, la realtà sarda è fortemente penalizzata.
Il Garante riferisce: “ .”
Il carcere è organizzato in settori; è in essere un reparto protetti, per i sex offenders, un reparto comune per i reati contro il patrimonio, un reparto donne, che attualmente conta la presenza di nove detenute, e una sezione per i terroristi islamici.
Il Garante dei detenuti ha evidenziato quanto sia grave la situazione dei reclusi con problemi psichiatrici a causa della carenza di strutture idonee e per questioni legate al disegno psichiatrico stesso.
Per le situazioni di difficoltà riscontrate con i detenuti del regime 41 bis, sono state inviate diverse relazioni al Tribunale di Sorveglianza di Roma.
“̀ ̀ . – dichiara l’Avv. Useli – , ’ . ̀ . ̀ , ”