CD Sardegna, Marotto: Sardegna da zona bianca a Deserto Rosso
“Deserto Rosso” è il titolo di un bellissimo film di Antonioni che oggi voglio prendere in prestito per definire la situazione attuale della Sardegna un Deserto e per giunta Rosso.
Camminare in un deserto è un’esperienza incredibile, davanti a te si estendono centinaia di chilometri di niente. Questa è la medesima sensazione che si ha guardando il progetto politico dell’attuale Giunta Regionale tra rabbia e incredulità: il niente globale.
Il colore rosso è conseguenza di questo niente condensato in una gestione sanitaria folle, che ha pensato alla creazione di vassalli, valvassori e valvassini anziché occuparsi delle vere esigenze di salute della comunità sarda.
Piano di vaccinazioni partito con un ritardo infinito, gestione dei dati della pandemia stile schedina del Totocalcio con glorificazione della zona bianca come risultato politico della Giunta e stigmatizzazione della zona rossa ingiustizia perpetrata dai “poteri forti”, oltre a tutte le ataviche storture sanitarie mai curate, ma, anzi, peggiorate: provate a parlare con malati oncologici, cardiopatici, diabetici ecc.
Ma per la nostra classe governante ciò che conta è fare epurazioni e cambi di giostra usando come espediente il pranzo di Sardara, o rincorrere un D.L. 107 che toglierà alle già asfittiche finanze regionali, ulteriori 6 milioni di euro, utili per sistemare famigli, Solinas “pedes servorum”, amici, amanti e parenti.
Una forma di bulimia politica che se andrà avanti, come immagino, per altri due anni e mezzo lascerà soltanto macerie e disperazione.
Ditemi se esiste un solo provvedimento prodotto da questa giunta che abbia reso un vantaggio alla nostra terra e argomentatelo con numeri e fatti.
NON ESISTE!!!
Il Deserto Rosso, appunto!
E se non bastasse abbiamo anche le esternazioni dell’Assessore Che(s)sa tutto di turismo e artigianato (noto Fifty percent ai più intimi), che spara bordate a palle incatenate contro i dipendenti regionali che a suo dire fanno i lavativi e rallentano l’attività amministrativa della Regione, per poi scusarsi “Perché è stato frainteso!”.
È ora di farsi sentire.
Alessio Marotto
Coordinatore Regionale Centro Democratico Sardegna