CD Brescia: Regione Lombardia cambi marcia su ciclo idrico, agricoltura e biodiversità
Ogni giorno abbiamo notizie di consorzi di bonifica privi di risorse finanziarie da investire nella prevenzione idrica, di depuratori non in regola, della moria delle api a causa degli insetticidi usati in agricoltura, del taglio costante di piante che depauperano il nostro patrimonio verde e l’elenco potrebbe continuare per pagine intere.
È ora che Regione Lombardia batta un colpo per invertire la tendenza.
Regione Lombardia ha poteri legislativi su tutte queste materie e sarebbe il caso pianificasse rapidamente una strategia coinvolgendo i portatori di interesse e la cittadinanza.
La transizione ecologica è ormai un fatto imprescindibile, lo dice l’Europa, lo dice il Pnrr del governo nazionale.
Forse in Lombardia siamo troppo concentrati sulle aperture e non pensiamo al dopodomani.
Transizione ecologia significa per la Lombardia ridurre le emissioni del 55% entro il 2030, produrre energia rinnovabile il doppio rispetto ad oggi, disinquinare suolo ed acque, un nuovo modo di fare agricoltura e zootecnia, meno consumo del suolo e più verde. Il tutto sarà sostenuto da risorse finanziarie importanti del Pnrr.
Cosa aspetta Regione Lombardia a definire un piano ed emanare nuove disposizioni che siano linee guida chiare ed evitino il rimbalzo di responsabilità tra tecnici e politica, tra comuni, provincia ed enti?
La transizione ecologica non dovrebbe essere una disputa tra questa e l’altra forza politica, ma un tema vitale di tutti perchè riguarda la salute e la vivibilità delle nostre comunità.
Facciamo un appello a tutte le forze politiche, a partire dalla coalizione bresciana di centrosinistra, alle associazioni ambientaliste, ai comitati di farsi promotori insieme a noi di una lettera denuncia alla Presidenza della Regione affinchè metta in atto un intervento pianificatore.
Coordinamento Centro Democratico Brescia