CD Milano: Puntare su idrogeno e solare per neutralità climatica entro 2050
L’Italia ha preso l’impegno insieme a tutta l’ Unione Europea di raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica. Non potendo disporre nel nostro Paese di una fonte energetica autonoma sufficiente al nostro fabbisogno, questo obiettivo è raggiungibile attraverso due strade: un mix di fonti energetiche rinnovabili o seguendo la strada del nucleare.
La prima opzione è attuabile attraverso la possibilità di accumulare l’energia mediante la tecnologia dell’idrogeno, che consente di accumulare e conservare l’energia prodotta dal fotovoltaico per riutilizzarla nei periodi poco soleggiati o durante la notte.
Le tecnologie sono disponibili ed esistono
esempi di realizzazioni già operative.
La seconda opzione, quella nucleare, non emette C02, ma presenta l’enorme problema dello smaltimento delle scorie. Le scorie nucleari si distinguono in base al grado di radioattività da cui dipende anche la durata del decadimento e la loro pericolosità. Per farci un’idea, quella che viene definita Alta attività produce scorie di 3° grado: il grado di radioattività elevato in queste scorie implica un lungo periodo di decadimento, fino a 100.000 anni.
Nessuna preclusione ideologica deve orientare le scelte a nostro avviso, oggi la ricerca è impegnata nello studio e nella realizzazione di quello che viene chiamato “nucleare di quarta generazione” o “nucleare verde” creando nuove prospettive e nuove aspettative. E anche l’Italia farebbe bene ad impegnarsi nella ricerca nucleare per non ritrovarsi in futuro del tutto tagliata fuori da eventuali nuovi avanzamenti tecnologici in grado di risolvere completamente e positivamente la questione scorie. Ma i tempi della ricerca non si conciliano con la necessità e l’urgenza delle scelte da fare oggi, per questo motivo riteniamo che l’opzione concreta da praticare ora sia quella di continuare a utilizzare e incrementare un mix energetico fino al raggiungimento della neutralità climatica attraverso l’implementazione del fotovoltaico con accumulo a idrogeno.
Una scelta che deve però essere necessariamente accompagnata da un reale processo di sburocratizzazione che ne acceleri la realizzazione. Basti pensare che decine di migliaia di progetti eolici e fotovoltaici sono bloccati dal 2018 negli uffici delle regioni e degli enti locali in attesa delle autorizzazioni. Ritardi e inefficienze che non ci possiamo più permettere.
Coordinamento Centro Democratico Area metropolitana milanese.