Meloni, il Mes e quell’Europa che ha bisogno di affidabilità. Parla Tabacci

Il presidente di Centro democratico spiega perché Roma non può permettersi di rimanere isolata in Europa, proprio mentre chiede un Patto di stabilità morbido e a prova di rigurgiti di austerity. E il programma di Draghi sull’Economist è stato travisato.
A qualcuno potrebbe sembrare un baratto e forse lo è: sì al Mes, in cambio della garanzia di Bruxelles a impegnarsi per un Patto di stabilità morbido immune dai rigurgiti dell’austerity. Potrebbe funzionare per il governo italiano, ma il punto è però un altro, l’Italia dovrebbe fare in fretta a ratificare il Mes, se non altro per non rimanere la Cenerentola d’Europa, soprattutto ora che i tassi mordono e la recessione bussa alla porta. Bruno Tabacci, economista che ben conosce l’Europa e i suoi arcani, politico di lungo corso (è alla sua settima legislatura) e presidente di Centro Democratico, non le manda a dire quando gli si chiede un punto di vista sulla questione.

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